Sorrisi > PRIMIZIA DEL MESE Aprile 2020

Carciofi, amici del fegato

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Protagonisti del menù primaverile e pasquale, i carciofi hanno importanti proprietà depurative e digestive. Di origine mediterranea, sono particolarmente preziosi per il buon funzionamento del fegato.

Il carciofo, largamente coltivato in Italia sia per le sue proprietà alimentari che fitoterapiche, è disponibile in numerose varietà (circa 90!). Esistono, ad esempio, quelli dalla forma allungata o tondeggiante, quelli con o senza spine, quelli verdi o con sfumature violacee.

UN’ESPLOSIONE DI BENESSERE

Questi ortaggi, famosi sin dall’antichità per il loro effetto depurativo, sono ricchi di sostanze nutrizionali che contribuiscono a contrastare il colesterolo e, grazie al loro basso indice glicemico, sono adatti per chi soffre di diabete. È elevata, inoltre, la quantità di sali minerali (soprattutto ferro e potassio) e fibre, mentre le vitamine presenti sono C, K e gruppo B.

ALLEATI DEL FEGATO

Un composto particolarmente benefico dei carciofi è la cinarina, responsabile del loro tipico sapore amarognolo: in grado di favorire la diuresi, la digestione e la secrezione biliare, contribuisce a eliminare le tossine dall’organismo con risvolti piuttosto positivi sullo stato di salute del fegato. Per godere pienamente di queste proprietà, però, è importante mangiare gli ortaggi crudi, perché la cinarina viene disattivata in cottura.

TUTTI A TAVOLA!

Quando acquistiamo i carciofi, scegliamo sempre quelli con le punte chiuse, le foglie esterne verde scuro e il gambo sodo. Prima di mangiarli o cuocerli, puliamoli accuratamente eliminando le foglie esterne e tagliando la punta spinata. Se decidiamo di consumarli crudi, il condimento migliore è quello a base di olio extravergine di oliva, limone, un pizzico di sale e pepe. Volendo, possiamo preparare anche una tisana con le foglie, sfruttando così tutte le proprietà diuretiche.