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Timo, molto più di un’erba aromatica

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Tra le piante aromatiche maggiormente utilizzate in cucina, il timo è anche un ottimo rimedio naturale contro alcuni disturbi. Scopriamone tutte le proprietà.

Il timo, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, è un arbusto sempreverde che cresce soprattutto nelle calde zone mediterranee, caratterizzato da lunghi steli ramificati con piccole foglie e, in primavera, fiori bianchi o rosa. Ne esistono diverse varietà, come il “thymus vulgaris” (il più diffuso in Italia) - utilizzato principalmente in cucina - il “serpillus”, usato in fitoterapia, e il “citriodorus”, impiegato per realizzare gli oli essenziali perché molto profumato.

UN PIENO DI NUTRIENTI

Il timo è piuttosto calorico e ricco di macro e micro nutrienti (più concentrati nella versione essiccata). Contiene, infatti, una buona dose di carboidrati e proteine, ma anche di fibre, vitamine (A e gruppo B) e sali minerali: maggiori le quantità di potassio, fosforo e calcio nonché ferro e magnesio. Presenti, infine, alcuni principi attivi (come il timolo e i tannini) che hanno importanti proprietà terapeutiche.

PERCHÉ FA BENE?

Gli effetti benefici di questa preziosa pianta aromatica, del resto, sono conosciuti fin dall’antichità, quando veniva già utilizzata per contrastare il raffreddore e i disturbi intestinali. Tra le sue principali proprietà ricordiamo quelle antifungina, antivirale, antinfiammatoria e antiossidante; le sostanze contenute nel timo, inoltre, possono apportare benefici a livello cardiovascolare e nel controllo del colesterolo.

IL SUO UTILIZZO

Possiamo consumare il timo sia fresco che secco. Nel primo caso, infatti, fiori e foglie possono essere utilizzati per preparare ottimi infusi e tisane, utili soprattutto per liberare le vie respiratorie in caso di raffreddore e mal di gola; se macinato, invece, è perfetto per insaporire cibi e pietanze, come carne, patate al forno e verdure.