Un aperitivo “speziato”

Tra i protagonisti dell’aperitivo “all’italiana”, il vermouth è un vino liquoroso realizzato con oltre 30 ingredienti, tra spezie, fiori ed erbe aromatiche.

Simbolo intramontabile dell’aperitivo nazionale, il vermouth ha alle spalle una lunga storia che, secondo la leggenda, risale addirittura ai tempi dell’antica Grecia. Di certo, la versione attuale di questo vino liquoroso ha origini tutte italiane e, più precisamente, piemontesi.

DALL’ITALIA IN TUTTO IL MONDO

Sembra, infatti, che nel 1786 un giovane appassionato di erboristeria - Antonio Benedetto Carpano - realizzò a Torino, nell’allora Piemonte Sabaudo, una miscela a base di vino moscato bianco a cui aggiunse una serie di erbe e spezie, oltre all’artemisia (assenzio). Nacque, così il vermouth (nome che deriverebbe dal tedesco “Wermut”, assenzio), che riscosse un grande successo a corte e iniziò, poi, a essere esportato prima in Europa e poi nel mondo, con la creazione di nuove versioni.

LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Il vermouth, con una gradazione alcolica compresa tra il 16 e il 22%, è composto da almeno il 75% di vino (bianco, rosso o rosato), aromatizzato con spezie ed erbe. Ce ne sono a decine: la principale è l’artemisia, alla quale vengono aggiunte ad esempio angelica, melissa, camomilla, vaniglia, cannella, zafferano, timo, ginepro, alloro, sambuco e maggiorana.

DIVERSE TIPOLOGIE

Esistono diverse tipologie di questo vino liquoroso, che si caratterizzano per il grado zuccherino e alcolico. Abbiamo, in particolare, il vermouth extra dry (con meno di 30 grammi di zucchero per litro) - dal sapore più amaro e asciutto al palato - il vermouth dry (con una quantità di zucchero inferiore ai 50 grammi per litro) e il vermouth dolce (con almeno 130 grammi di zucchero per litro), che si distingue in bianco, rosato e rosso.

PER APPREZZARLO PIENAMENTE

Per godere appieno degli aromi che lo caratterizzano, il vermouth va servito freddo (perfetto a una temperatura di 12°), liscio oppure con ghiaccio, accompagnato da una fetta di arancia e una buccia di limone. Viene spesso usato anche per creare famosi cocktail come il Negroni e il Manhattan (vermouth dolce) e il Martini (vermouth secco).