Sorrisi > PRONTI SI PARTE Marzo 2023

Pisa, città dei “miracoli”

Sorrisi > PRONTI SI PARTE

Dominatrice dei mari, Pisa racconta con i suoi tesori le storie gloriose che la resero splendente tra il XII e il XIII secolo.

Sulle rive dell’Arno, dove sontuosi palazzi si affacciano a salutare i turisti incantati, Pisa sorge splendida, forte del suo illustre passato di Repubblica Marinara. Patria di Galileo Galilei e punto di riferimento della cultura con la Scuola Superiore Normale e la prestigiosa università, la città toscana custodisce tesori senza tempo, belli a tal punto da essere definiti “miracoli” da Gabriele D’Annunzio.

LA TORRE PENDENTE

Ha reso Pisa celebre in tutto il mondo e continua ad affascinare i visitatori con la sua peculiare pendenza quasi surreale: la Torre è stata costruita tra il XII e il XIV secolo e ha iniziato a pendere fin da subito a causa delle caratteristiche del terreno sottostante. Si tramanda che fu progettata da Diotisalvi ed è stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo.

GRANDE COME VENEZIA

Pare che i lavori di costruzione del Duomo ebbero inizio in concomitanza con la realizzazione della Basilica di San Marco a Venezia, a testimoniare la rivalità tra le due Repubbliche: la struttura è frutto della fusione di molteplici stili, dal romanico al bizantino, fino all’arabo, mix che ha anticipato il Rinascimento fiorentino. Il Duomo esalta la magnificenza che la città raggiunse all’epoca del dominio incontrastato sui mari.

IL BATTISTERO

Tra i miracoli tanto decantati da D’Annunzio troviamo il Battistero, il più grande esistente in Italia: la sua costruzione risale al 1153 per opera di Diotisalvi, mentre le facciate sono state realizzate da Nicola Pisano. All’interno, il pulpito è decorato con scene di vita di Cristo e soggetti raffiguranti le Virtù.

UN LUOGO SACRO

Le meraviglie del campo dei miracoli non finiscono qui: a incantare con la sua bellezza c’è anche il Camposanto Monumentale, definito luogo sacro poiché i crociati vi portarono la terra santa raccolta sul monte Golgota, dove Cristo fu crocefisso. Qui sono sepolte le principali personalità pisane e rappresenta uno dei monumenti più visitati dell’800.

IL SIMBOLO DEL POTERE CITTADINO

A lungo Piazza dei Cavalieri ha rappresentato un luogo chiave del governo della città: oggi il quartier generale dei Cavalieri di Santo Stefano è il cuore della cultura pisana in quanto ospita la Scuola Normale di Pisa. La Piazza accoglie anche il Palazzo dell’Orologio con la sua “torre della fame”, dove nel 1289 fu rinchiuso il Conte Ugolino della Gherardesca insieme ai suoi figli e nipoti.

UN EMBLEMA DI PACE

La modernità incontra la tradizione sulla facciata del convento dei frati “Servi di Maria”, dove nel 1989 l’americano Keith Haring compose la sua opera “Tuttomondo”, un affresco simbolo di pace: l’opera fu concepita dall’artista in seguito a una conversazione con uno studente pisano in visita a New York e rappresenta 30 personaggi incastrati tra di loro quasi a creare un puzzle, ognuno chiamato a rappresentare un aspetto del mondo in pace.

I SAPORI PISANI

La gastronomia della città toscana è ricca di sapori tradizionali e piatti “poveri” carichi di gusto: a partire dal bordatino, composto da fagioli accompagnati da cavolo nero e farina gialla e arricchito da cotenne, lardo o prosciutto, fino alle pallette, che ricordano la polenta e sono servite con ragù di carne di manzo e maiale. Una succulenta trippa alla pisana e la tagliata al mucco completano il menù di carne, ma non mancano le specialità di pesce come lo stoccafisso e il baccalà con i porri. Per chiudere in bellezza possiamo gustare i cantucci col vinsanto e lasciarci avvolgere dalla dolcezza del castagnaccio, la torta di farina di castagne farcita di uvetta, noci, pinoli e rosmarino.