Sorrisi > CUCINE DEL MONDO Febbraio 2020

Cucina marocchina, regno delle spezie

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La cucina tradizionale del Marocco, nata da un mix di culture e popoli differenti, è famosa per i suoi piatti speziati e colorati, dal sapore intenso e profumato.

Influenze arabe e mediterranee hanno caratterizzato sin dall’antichità la cucina tipica marocchina, che si è formata nel corso del tempo grazie all’unione di popoli stranieri e delle loro culture. Le spezie, senza dubbio, sono le protagoniste indiscusse della maggior parte delle ricette tradizionali, dando vita a vere e proprie esplosioni di gusti, aromi e colori: immancabili, in particolare, zenzero e curcuma, cannella e cumino, ma anche pepe, zafferano, anice e coriandolo.

PER TUTTI I GUSTI

Gli ingredienti maggiormente utilizzati sono semplici, freschi e genuini: frutta e verdura (tropicali e mediterranee), ma anche carne - soprattutto pollo, manzo e agnello - pesce e frutti di mare (diffusi nella cucina delle coste). Una delle ricette locali più famose è il Katban, il gustoso spiedino di agnello lasciato insaporire in una salsa di cumino, pepe, paprika e cipolle e poi arrostito alla brace. Chi ama questa carne, inoltre, può assaporare il Mèchoui (condito con sale e cumino e servito con il pane) e la Tanjia, dove l’agnello viene cucinato all’interno di una giara di terracotta, sotto la cenere del “farnatchi”, il tipico forno a legna marocchino.

IL SIMBOLO DELLA TRADIZIONE

Il piatto diventato ormai celebre in tutto il mondo è il Cous Cous, originario del Maghreb e formato da granelli di semola cotti al vapore. Ne esistono numerose varianti: c’è chi preferisce prepararlo con il pollo o il manzo, ad esempio, chi semplicemente con le verdure o i legumi o, ancora, chi ama gustarlo con i frutti di mare o arricchirlo con la frutta secca. Tra le ricette tipiche rientra, poi, la zuppa Harira, a base di ceci e lenticchie. Insaporita da diverse spezie (come prezzemolo, cumino, zenzero e curcuma), viene spesso consumata anche con l’aggiunta di carne o fave.

POCHI, MA BUONI!

La cucina marocchina non ha tanti dolci cotti. I più tradizionali, però, conquistano facilmente il palato di chi li assaggia: i Baghrir, chiamati anche “pancake dai mille buchi” per le bollicine che si formano in cottura, sono molto soffici (grazie all’impasto a base di acqua, lievito e farina) e vengono farciti con marmellata, miele, crema di nocciole o burro fuso. Da provare, infine, i Corni di gazzella, così chiamati per la loro forma arcuata, realizzati con una base di mandorle e nocciole tritate, un ripieno di miele e tuorlo e solitamente serviti con una tazza di tè alla menta (la bevanda nazionale del Marocco, rinfrescante e digestiva).