Sorrisi > BENESSERE Marzo 2021

Pancia gonfia? Aiutiamoci a tavola!

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Soffrire di gonfiore addominale è piuttosto diffuso: ritmi frenetici, stress e cattiva alimentazione possono avere effetti negativi sul nostro intestino, alterandone la flora batterica. Vediamo, allora, come intervenire per porvi rimedio.

A chi non è capitato di avere la pancia gonfia? Una condizione che riguarda, ormai, un grande numero di persone e che può avere origini diverse, fisiche ma anche psicologiche.

DA COSA DIPENDE?

Molto spesso, infatti, la causa della pancia gonfia e di quella fastidiosa sensazione di tensione addominale è la cosiddetta disbiosi (o dismicrobismo) intestinale: termini utilizzati per indicare l’alterazione della flora intestinale fisiologica, che viene sostituita da batteri patogeni. Un microbiota disturbato, quindi, crea disordine nel nostro intestino e, da qui, si trasmette progressivamente a tutto l’organismo.

I CAMPANELLI DI ALLARME

I sintomi della disbiosi sono piuttosto riconoscibili e si suddividono in due categorie: generali (di cui fanno parte - ad esempio - stanchezza, facile esauribilità e ipereccitabilità, nonché tensione muscolare, difficoltà di concentrazione, cefalea, infezioni urinarie e genitali) e gastrointestinali (come alitosi, meteorismo, tensione e dolore addominale, ma anche stipsi o diarrea).

UN AIUTO PREZIOSO

Cosa possiamo fare concretamente per cercare di porvi rimedio? Senza dubbio, un’alleata contro la pancia gonfia è la corretta alimentazione: evitare o ridurre il consumo di alcuni cibi dalla nostra quotidianità, infatti, non può che avere effetti benefici sul corpo e sulla mente! È fondamentale, ad esempio, diminuire l’introito di zuccheri semplici, di cui spesso sono pieni bibite e succhi, snack e dolciumi (un “tesoro” per le papille gustative, ma non certo per il nostro organismo!).

COSA EVITARE?

Non solo: è consigliato limitare il consumo di alimenti di origine animale - soprattutto le carni processate come gli affettati, gli insaccati e i wurstel - nonché i cibi ricchi di grassi saturi, tra cui burro, formaggi e carne rossa. In generale, infine, riduciamo gli alimenti che contengono quantità elevate di additivi, conservanti, coloranti ed edulcoranti.

VIA LIBERA!

Una dieta corretta ed equilibrata, al contrario, dovrebbe essere a base di alimenti vegetali naturalmente ricchi di fibre (in particolare i cereali integrali, la verdura e la frutta). Il loro importante apporto - oltre che di fibre - anche di vitamine, flavonoidi e carotenoidi, è infatti fondamentale per correggere la condizione di disbiosi, favorire il riequilibrio del microbiota e ristabilire l’integrità della mucosa intestinale. Un valido aiuto, inoltre, può derivare dall’assumere alimenti naturalmente ricchi di probiotici, come lo yogurt, o quelli fermentati della soia, come il Miso, il Natto e il Tempeh.

L’IMPORTANZA DEL MOVIMENTO

Per ridurre il gonfiore addominale, infine, vi ricordo che stare attenti a tavola non basta! Uno stile di vita attivo è alla base di ogni sano percorso alimentare e aiuta a stimolare la produzione di sostanze utili al nostro organismo, come il colesterolo buono HDL, favorendo anche il rilascio di composti antinfiammatori. L’attività fisica, inoltre, è un fattore protettivo per tutte le patologie croniche che attanagliano la nostra società, tra cui quelle cardiovascolari (prima causa di morte in Italia), l’obesità, il diabete, la sindrome metabolica e le dislipidemie (l’alterazione, cioè, dei normali livelli di lipidi e grassi nel sangue).