Sorrisi > PET IN FAMIGLIA Febbraio 2022

Nuovo arrivato? Educhiamolo al meglio

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Dedicare molto tempo all’educazione di un cucciolo è fondamentale per farlo crescere in maniera corretta e felice.

Quando decidiamo di prendere un cane dobbiamo essere pronti a dedicare diverso tempo alla sua educazione, essendo ben consapevoli che - dal momento del suo arrivo - dovremo organizzare la nostra vita anche in base alle sue esigenze. Vediamo quali sono i punti fondamentali da seguire per la sua crescita.

PER UNA CORRETTA PASSEGGIATA

È importante, innanzitutto, portarlo fuori non appena si sarà ambientato un po’. Una passeggiata vicino casa e in luoghi poco affollati è l’ideale per farlo interagire piano piano con il mondo esterno, entrando fin da subito in contatto con le persone e i suoi simili. Altrettanto fondamentale, poi, insegnargli come comportarsi al nostro fianco, così da abituarlo a non tirare al guinzaglio e a obbedire ai nostri richiami.

IMPARARE A FARE I BISOGNI

Uno dei problemi più diffusi con un cucciolo è, senza dubbio, quello di fargli imparare a non fare i bisogni in casa. Per questo, è necessario non farlo sbagliare fin dai primi giorni e anticiparlo portandolo fuori spesso, in particolare dopo che ha mangiato o la mattina presto. Ad ogni modo, se dovesse esserci un po’ di urina in casa, è bene non punirlo, perché il piccolo non riuscirà a capire il motivo del rimprovero. Lo si può, invece, interrompere mentre sta facendo pipì, portandolo fuori per farlo terminare nel posto corretto.

NON SALIRE SUL DIVANO

Un’altra accortezza da seguire sarebbe quella di non abituarlo a stare sul divano. Se, infatti, si permette al cucciolo di salire e scendere quando vuole, automaticamente lo considererà suo. Al contrario, se gli si spiega dall’inizio che il divano è dei proprietari, con il tempo ogni tanto magari si potrà fare qualche eccezione e farlo salire, senza farla diventare un’abitudine.

SI GIOCA BENE

È molto importante, infine, evitare di giocare con le mani: per quanto possa essere divertente, infatti, lasciargli mordicchiare le mani o i piedi è una cosa assolutamente diseducativa. È giusto, invece, giocare con la treccia o una pallina attaccata a una corda: tenendone un’estremità, ci si può far rincorrere per raggiungere e tirare la parte opposta.