Sorrisi > ITINERARIO Luglio 2024

La bellezza di Palermo

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Il capoluogo siciliano ha alle spalle una lunga storia di dominazioni, che l’hanno reso nei secoli una città dai mille volti con tradizioni e culture diverse.

Fenici, greci e romani ma anche arabi, normanni, francesi e spagnoli: i conquistatori di Palermo, nei secoli, sono stati davvero tanti e hanno lasciato tutti tracce del loro passaggio. Tracce che possiamo ammirare ancora oggi nel grande patrimonio artistico, culturale e architettonico della città.

LE CHIESE PRINCIPALI

Iniziamo questo nuovo viaggio alla scoperta dei principali edifici religiosi che si trovano nel capoluogo siciliano, partendo dalla Cattedrale. Costruita intorno al 1185 e dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta, la chiesa stupisce per la sua struttura imponente e la presenza di stili diversi: al suo interno si trovano le tombe imperiali e reali di Enrico VI, Federico II e dell’imperatrice Costanza nonché la stanza del tesoro, con la tiara d’oro di Costanza d’Aragona. Da visitare anche la Chiesa della Martorana, realizzata nel 1143: perfetto esempio di arte bizantina, mischia lo stile arabo-normanno a quello barocco. Nel 1433, Alfonso d’Aragona la cedette al vicino monastero benedettino fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana: da qui, infatti, la chiesa prese il nome. Ricordiamo, infine, il complesso di San Giovanni degli Eremiti di cui fanno parte la chiesa e il chiostro: l’elemento di distintività è dato, senza dubbio, dalle cupole rosse in stile moresco che rimandano subito alla dominazione araba; suggestivo anche il chiostro con i giardini: una vera e propria oasi di pace con capitelli e archi a sesto acuto.

MONUMENTI STORICI

Tra i monumenti storici più famosi di Palermo, invece, c’è il Palazzo dei Normanni (o Palazzo Reale), costruito sulla struttura araba del IX secolo. Qui si possono ammirare gli appartamenti reali di Ruggero II e la Cappella Palatina, decorati con numerosi mosaici bizantini. Durante il regno spagnolo, nel XVI secolo, il Palazzo subì alcuni cambiamenti, come l’abbattimento delle torri normanne (tranne quella Pisana), la realizzazione di due cortili interni e la creazione di nuove sale di rappresentanza, come la Sala d’Ercole il cui nome deriva dagli affreschi di Velasquez rappresentanti le dodici fatiche dell’eroe greco. Poco distante si trovano il Castello della Cuba, voluto da re Guglielmo II per il proprio riposo e divertimento, e il castello della Zisa, dal meraviglioso esterno con un grande parco caratterizzato da vasche, pergolati e giardini. Da non perdere, inoltre, Palazzo Abatellis che ospita la Galleria Regionale della Sicilia: qui possiamo contemplare numerose opere d’arte di epoche diverse, tra cui la celebre Annunziata di Antonello da Messina.

UN TUFFO NELL’ARTE

Continuiamo questo viaggio nel patrimonio artistico palermitano con una visita al Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas, che custodisce una ricca collezione di reperti relativi alla storia della Sicilia, dalla preistoria al Medioevo. Proseguiamo verso la Casa Museo Stanze al Genio, che raccoglie una vasta collezione di maioliche antiche sia napoletane che siciliane, suddivise in otto sale a seconda della provenienza, dell’epoca e della produzione.

SCORCI SUGGESTIVI

Le bellezze di Palermo ci circondano camminando per le vie cittadine: uno degli angoli più suggestivi è Piazza Pretoria, dove si trova la scenografica Fontana rinascimentale, attorno alla quale si innalzano Palazzo Pretorio - la sede del Comune - e le chiese di San Giuseppe dei Teatini e Santa Caterina. A pochi passi troviamo I Quattro Canti, l’incrocio tra via Maqueda e via Vittorio Emanuele caratterizzato - nei quattro angoli - da statue barocche divise in tre ordini: quello più in basso con le statue delle stagioni, quello medio con le statue dei re spagnoli e quello in alto con i santi protettori della città.

BUON APPETITO!

La cucina siciliana è tra le più amate in Italia ed è ricca di sapori, colori e profumi che la rendono unica nel suo genere. La lista dei piatti tipici è davvero lunga: qui ve ne proponiamo alcuni, che non potete proprio perdere durante un viaggio a Palermo. Partiamo dal famoso street food, che si contraddistingue per l’ampio numero di specialità: il pane ca’ meusa, ad esempio, a base di milza e caciocavallo, lo sfincione (pizza con pomodoro, acciughe e cipolla), le celebri arancine, le panelle - frittelle di farina di ceci - e i cazzilli, crocchette di patate. Tra i primi, invece, ci sono l’intramontabile pasta al forno e la pasta con le sarde, mentre tra i secondi più tipici rientrano le sarde a beccafico e gli involtini di carne. Per quanto riguarda i dolci, infine, da provare ovviamente le granite (meglio ancora se con la brioche), i cannoli ripieni di crema di ricotta e la cassata.