Sorrisi > VINI&BEVANDE Maggio 2023

Grappa, patrimonio tutto italiano

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Riconosciuta come eccellenza italiana dal Regolamento europeo, la grappa è un distillato unico nel suo genere. Scopriamone caratteristiche e tipologie

È una delle tante eccellenze di cui noi italiani possiamo essere fieri: la grappa, infatti, è definita dal Regolamento europeo come “acquavite di vinaccia distillata esclusivamente in Italia”. Ma cosa significa esattamente? Che le bucce e i semi d’uva utilizzati per la sua preparazione, derivanti dal processo di vinificazione, devono provenire solo da uve coltivate e vinificate nel nostro Paese. Un distillato che non rispetti questa condizione, quindi, non può essere definito grappa.

TECNICHE DI PRODUZIONE

Il punto di partenza per la produzione della grappa è, abbiamo visto, la vinaccia, cioè l’insieme delle bucce e dei vinaccioli dell’uva usata precedentemente per produrre il vino. Le vinacce possono essere non fermentate - quelle per lo più bianche, che non hanno fermentato prima con il mosto del vino (quindi dovrà farlo il distillatore) - o fermentate (in questo caso la fermentazione è già avvenuta, quindi si ha già una percentuale alcolica grazie alla trasformazione degli zuccheri in alcol). Il passo successivo è quello della distillazione, che avviene attraverso uno strumento chiamato alambicco: qui, grazie al riscaldamento della vinaccia, avviene l’evaporazione dei vapori alcolici insieme agli aromi, lasciando così nel fermentato solo la concentrazione della parte alcolica.

TIPOLOGIE DI GRAPPA

La grappa può essere classificata in modo diverso, in base alla denominazione geografica di origine, ma anche all’alambicco utilizzato o al vitigno di provenienza. A fare la differenza tra una grappa e l’altra, infine, possono essere anche le caratteristiche organolettiche, per cui abbiamo quella giovane (che ha solo gli aromi del vitigno derivati dalla distillazione) o giovane aromatica (il cui vitigno utilizzato è aromatico o semiaromatico); la grappa invecchiata (che riposa in botti di legno per un periodo non inferiore ai 12 mesi; se il limite è 18 mesi si definisce stravecchia o riserva); la grappa affinata in legno (anche aromatica), che ha riposato in botti di legno per un periodo inferiore al limite previsto per quella vecchia e la grappa aromatizzata, alla quale sono stati aggiunti altri aromi naturali.