Sorrisi > PET IN FAMIGLIA Maggio 2021

Bebè e gatti, convivenza possibile?

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È piuttosto diffusa l’idea che, in gravidanza, il gatto di casa non possa vivere con la proprietaria. La realtà, però, è molto diversa: è sufficiente prestare un po’ più di attenzione e non si corre alcun pericolo!

Quante volte ci capita di sentire che, nel caso di un bebè in arrivo, Micio non può restare a casa? Ebbene, dicono gli esperti, si tratta di una credenza del tutto sbagliata!

Il nemico numero uno

Ciò che è certo, è il non dover abbassare la guardia verso la cosiddetta toxoplasmosi: una malattia che - se contratta dalla futura mamma - potrebbe causare delle malformazioni al feto. Non per questo, però, il gatto dev’essere allontanato: basterà seguire qualche piccola accortezza per continuare la convivenza serenamente.

A cosa prestare attenzione?

Se è vero, infatti, che i felini possono essere portatori sani del parassita, in realtà il rischio maggiore proviene dal cibo: frutta e verdura crude e lavate nel modo scorretto, innanzitutto, ma anche salumi e carni poco cotte. Per contrarre da un gatto infetto la toxoplasmosi, poi, bisognerebbe toccarne le feci (rimaste nella lettiera per oltre un giorno) a mani nude, e portare le dita alla bocca prima di averle lavate. Un’eventualità alquanto improbabile!

Parola d’ordine: igiene!

Se la pulizia dev’essere sempre la prima regola in casa, durante una gravidanza diventa ancora più fondamentale. Basterà pulire e igienizzare la cassettina di Micio tutti i giorni (delegando il compito ad altri o indossando i guanti) e il gioco è fatto. Il nostro gatto potrà così restare tranquillamente a casa e, perché no, riposare sul pancione! In questo modo, del resto, avrà tutto il tempo per abituarsi alla novità in arrivo e accogliere al meglio il bebè quando sarà il momento.