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Alla scoperta del Sangiovese

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Rientra tra le varietà di uva maggiormente coltivate in Italia e ne derivano vini rossi diversi, con note che spaziano dal prugna al cuoio fino ai frutti di bosco, a seconda della maturità e della qualità.

UNA LUNGA STORIA ALLE SPALLE

Sulle vere origini di questo vitigno aleggia ancora un po’ di mistero: probabilmente autoctono della Toscana, era già conosciuto dagli Etruschi ma la prima attestazione scritta risale soltanto al 18° secolo, dove appare come ingrediente fondamentale del Chianti del Barone Ricasoli.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Prodotto soprattutto nelle regioni dell’Italia centrale, il Sangiovese ha proprietà organolettiche precise come il delicato bouquet di ciliegia, rosa, amarena e violetta - che gli lasciano note di freschezza - nonché sentori di sottobosco, felce, muschio e legno. Vino caldo e non eccessivamente rotondo, è caratterizzato da un colore rubino fino ai cinque anni, poi tendente alla tonalità granata.

COME SERVIRLO?

Per poter assaporarne al meglio gusto e corposità è necessario servire il Sangiovese a temperature diverse a seconda della varietà. Se portiamo in tavola, ad esempio, un Brunello di Montalcino manteniamolo sui 18° per esaltarne le note di fiori appassiti, mentre se serviamo le riserve romagnole e il Vino Nobile di Montepulciano è bene aprire le bottiglie almeno due ore prima di bere.