Sorrisi > PRONTI SI PARTE Marzo 2019

Un paese “da favola”

Sorrisi > PRONTI SI PARTE

Le stradine arroccate sulla collina e i trulli illuminati dal sole della Puglia sembrano venir fuori dalle pagine di un racconto fantastico: scopriamo insieme le meraviglie di Alberobello.

 

Circondato dagli splendidi uliveti e dai rigogliosi vigneti della Valle d’Itria, il comune di Alberobello accoglie migliaia di visitatori che raggiungono il cuore della Puglia per ammirare il paesaggio dominato dai trulli, quasi catapultati in un mondo magico e dalle tinte fiabesche.

UN PO’ DI STORIA

Alberobello fu fondata nel XVI secolo, per volontà dei Conti di Conversano. Un decreto regio imponeva che ogni nuovo agglomerato urbano dovesse versare un tributo e ricevere l’autorizzazione del sovrano. I Conti, dunque, diedero ordine di costruire abitazioni precarie, in pietra a secco, facilmente smantellabili: i trulli. Nel 1797, Alberobello ottenne il titolo di città reale dal re Ferdinando IV di Borbone.

PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Iniziamo il nostro viaggio percorrendo i due rioni principali che formano il cuore della cittadina: l’Aia Piccola e il Rione Monti. I vicoli tortuosi e le scalinate in pietra si estendono lungo il declivio di due colli, dove spuntano i pinnacoli in pietra di numerosissimi trulli. Essi ospitano ancora antiche botteghe artigiane e negozietti di souvenir, dove trovare anche prodotti tipici del territorio. Uno scenario mozzafiato che è stato eletto patrimonio dell’Unesco nel 1996.

LA LEGGENDA DEI TRULLI SIAMESI

Passeggiando per Rione Monti, ci imbattiamo nell’unico trullo con doppia facciata e doppio pinnacolo: si narra che esso sia stato ereditato da due fratelli i quali - innamorati della stessa donna - decisero di dividere i locali interni per non incontrarsi mai. I trulli siamesi sono gli unici in tutto il paese ad avere questa doppia struttura!

UN TRULLO A DUE PIANI

Proseguendo il nostro cammino tra i vicoli e le botteghe, non possiamo non notare l’imponente Trullo Sovrano che, con la sua cupola alta ben 14 metri, è una delle strutture a secco più imponenti realizzate con questa tecnica. Fu costruito verso la fine del ‘700 ed è composto da 12 locali e da una scala in muratura.

UN BALUARDO DELLA CRISTIANITÀ

Nel cuore del Rione Monti si trova anche la Chiesa di Sant’Antonio, costruita negli anni ‘20 del 1900. Il luogo di culto, che ricalca forma e struttura dei trulli, nacque per contrastare il forte sviluppo del protestantesimo che si registrava in quegli anni. La Chiesa, tutt’ora meta di molti pellegrini, è un vero e proprio gioiello pugliese!

LE “CUPOLE” DI PIETRA

Con ogni probabilità, la tipica struttura conica dei trulli trae ispirazione da antichi monumenti funerari originari dell’antica Grecia, chiamati “thòlos” (in greco, cupola). Diversi strati di pietra calcarea sono sovrapposti gli uni agli altri, fino a completare la copertura a forma di cono sovrastata da un pinnacolo. Molti di essi sono contrassegnati da simboli dipinti con la calce: tali simboli, considerati magici, garantivano protezione e prosperità agli abitanti dei trulli.