Sorrisi > PRONTI SI PARTE Gennaio 2023

Napoli è… mille colori!

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Pittoresca, caotica e con un patrimonio culturale di fama internazionale: Napoli ci incanta per la sua bellezza, regalandoci scorci e angoli mozzafiato. A renderla unica, anche la sua tradizione gastronomica: perché visitare la città vuol dire anche immergersi in un tour di gusto!

“Napule è mille culure” recita il verso di una famosa canzone di Pino Daniele: poche parole che racchiudono l’anima di questa città incantevole, dominata dalla grandezza del Vesuvio e caratterizzata dai suoi vicoli pieni di storia, arte e tradizioni popolari.

PERDERSI TRA LE SUE MERAVIGLIE

Camminare per Napoli è un’esperienza davvero unica, tra palazzi storici, piazze e musei, nonché castelli, chiese e teatri. Tanti luoghi e monumenti da visitare in un’atmosfera pittoresca e piena di vita che, è proprio il caso di dirlo, si trova solo in questa città. Uno dei suoi simboli è Piazza del Plebiscito, cornice dei principali eventi cittadini. Vi si affacciano importanti edifici, come Palazzo Reale, Palazzo della Prefettura, Palazzo Salerno e la Basilica di San Francesco di Paola: quest’ultima, caratterizzata dal famoso colonnato neoclassico che ricorda il Pantheon di Roma.

I PRINCIPALI LUOGHI RELIGIOSI

Numerosi gli edifici religiosi: tra i principali rientra il Duomo. Diviso in tre navate, presenta una pianta a croce latina con alcune cappelle laterali: la più celebre è quella del Tesoro di San Gennaro, dove i fedeli assistono al miracolo dello scioglimento del sangue del Santo. Imperdibile, poi, la visita all’antico Complesso Monumentale di Santa Chiara. Voluto da re Roberto d’Angiò e dalla moglie Sancia di Maiorca a inizio 1300, originariamente ospitava due conventi (uno maschile e uno femminile). La chiesa, costruita in stile gotico, fu distrutta dai bombardamenti bellici del 1943, per poi essere interamente restaurata. Da ammirare il Chiostro Maiolicato del monastero, dove passeggiare tra i viali del giardino delimitati da pilastri ottagonali rivestiti da maioliche. Un altro simbolo di Napoli è la Cappella Sansevero che, oltre alle 10 statue delle Virtù, ospita il suggestivo Cristo Velato: la scultura marmorea realizzata da Giuseppe Sanmartino che rappresenta il corpo di Cristo martoriato, ricoperto da un velo così leggero da non sembrare di marmo.

PASSEGGIANDO TRA I CASTELLI

Una gita a Napoli non può escludere i due castelli che svettano sulla città partenopea: il Maschio Angioino (o Castel Nuovo) - costruito per volere di Carlo I d’Angiò, che vi trasferì la corte imperiale - e Castel dell’Ovo, sul lungomare, che regala una magnifica vista sull’intero Golfo. Da visitare, infine, Castel Sant’Elmo che si erge sulla collina del Vomero: da qui si può ammirare lo “Spaccanapoli”, una delle arterie principali che tagliano letteralmente la città da nord a sud.

UN VIAGGIO DI GUSTO

Napoli, però, non è solo arte, mare e cultura: grande, infatti, è il suo patrimonio culinario, ricco di prelibatezze da gustare. Gli amanti del buon cibo possono intraprendere un vero e proprio tour gastronomico, lasciandosi conquistare dai profumi e dai sapori che invadono le strade napoletane. Famoso lo street food, caratterizzato dal cosiddetto “cuoppo” (il cono riempito con bocconcini fritti di pesce, verdure in pastella e mozzarelline). Passeggiando tra le strade cittadine, poi, si può gustare una sfiziosa pizza fritta o una pizza a portafoglio (pizza margherita piegata in quattro per essere mangiata più facilmente).

LA REGINA DELLA CUCINA

La pizza, del resto, è la vera regina della cucina napoletana, amata per il suo cornicione alto e soffice e gli ingredienti di prima qualità. La mozzarella, ovviamente (in primis quella di bufala), e il pomodoro. Quest’ultimo, inoltre, è il protagonista del delizioso ragù napoletano - dove viene amalgamato a fuoco lento con la carne per almeno sei ore - senza dimenticare l’intramontabile parmigiana, con gli strati di melanzane rigorosamente fritte intervallati a fette di mozzarella fiordilatte. Il viaggio di gusto tra i piatti tipici napoletani ci porta, poi, ad assaggiare la frittata di maccheroni (un piatto “ecofriendly” cotto in padella, che riutilizza la pasta avanzata unendola a un mix di uova, formaggi e salumi) e il gattò di patate (una rivisitazione del celebre “gâteau” francese).

A TUTTA DOLCEZZA

Ce ne sono molti altri, è vero, ma vogliamo chiudere questo tour de force culinario con un cenno alla bontà indescrivibile dei dolci di questa città. A partire, ovviamente, dalla pastiera - il simbolo della Pasqua per i napoletani - e dalla sfogliatella: riccia o frolla, con un ripieno delizioso di ricotta. E, infine, lui: il babà, rigorosamente inzuppato nel rum, dall’impasto soffice e spugnoso, pronto a sciogliersi in bocca!