Sorrisi > VINI&BEVANDE Giugno 2019

Moscato bianco, aromatico per eccellenza

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Chiamato anche Moscato d’Asti o di Canelli, questo vitigno bianco è famoso per le sue note profumate che lo rendono particolarmente pregiato. La sua storia è piuttosto antica: originario del Piemonte, le prime testimonianze della produzione risalgono al 1300.

AROMA INCONFONDIBILE

Vino frizzante dalle tonalità gialle paglierine, il Moscato si distingue soprattutto per il suo inconfondibile bouquet, in cui rientrano muschio (da qui, del resto, sembrerebbe derivarne il nome) e salvia ma anche fiori bianchi, pesca, miele e glicine. È caratterizzato, inoltre, da una struttura fresca e compatta.

IL RE DELLE BOLLICINE

Ne esistono due varietà: l’Asti Spumante - dal colore verde-dorato, il gusto dolce e le bollicine fini - e il Moscato d’Asti, più leggero e non frizzante, riconoscibile per il suo sapore morbido e fruttato.

PERFETTO CON IL DESSERT

Questo vino è perfetto in abbinamento con i dolci, soprattutto quelli “spugnosi” come il ciambellone, la zuppa inglese e il pan di Spagna. È ottimo anche con la pasticceria secca (soprattutto con i biscotti alla mandorla), i dolci da forno e quelli a base di frutta (potete accompagnarlo, ad esempio, alle crostate, evitando però le versioni con la marmellata di arance).

NON SOLO DOLCI

Il Moscato, inoltre, si rivela inaspettatamente un prezioso alleato in abbinamento con ricette salate. Qualche esempio? Un piatto di salame e melone, ma anche specialità speziate tipiche delle cucine etniche e portate dal gusto particolarmente piccante.