Sorrisi > PRIMIZIA DEL MESE Maggio 2019

Mai senza... le carote!

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Amate per la loro versatilità in cucina, il sapore e il potere spezza-fame, le carote sono ricche di proprietà utili al nostro benessere. Per questo, infatti, non bisognerebbe mai rinunciarci!

Quando parliamo della carota, la prima cosa a cui pensiamo è sicuramente la famosa radice arancione ma forse non tutti sanno che, in realtà, il colore di questo prezioso ortaggio può variare dal bianco al giallo fino al viola. Diffusa in tutto il mondo, è protagonista di innumerevoli ricette e apporta al nostro organismo diversi benefici.

PERCHÉ FANNO BENE?

Le proprietà nutrizionali che contiene hanno un effetto positivo sulla vista e sulla pelle ma anche sull’apparato cardiocircolatorio e sull’intestino. Ricche di vitamina A, antiossidanti, licopene (soprattutto quella rossa) e polifenoli, le carote infatti aiutano a contrastare i radicali liberi (e, quindi, l’invecchiamento cutaneo) e a eliminare le tossine, favorendo così il buono stato di salute di reni e fegato.

UN CARICO DI SALUTE

Contenendo un apporto calorico piuttosto basso, possiamo fare il pieno di questo ortaggio senza sensi di colpa, potendo così godere appieno di tutte le sue proprietà. Non dimentichiamoci dell’elevata quantità di sali minerali (soprattutto potassio, magnesio e fosforo) e di alfa e betacarotene, che agiscono positivamente sull’abbronzatura stimolando la produzione della melanina e proteggendo la pelle esposta al sole.

COSÌ IN CUCINA

Le carote possono essere consumate sia crude che cotte. Nel primo caso, possiamo sgranocchiarle intere, a rondelle oppure tagliuzzarle alla julienne o grattugiarle per arricchire insalate e pinzimoni. Da provarle, inoltre, come ingrediente per frullati ed estratti: un’esplosione di gusto e... benessere! Se decidiamo di cuocerle invece, al vapore o lessate, possiamo utilizzarle per preparare zuppe e minestroni nonché vellutate, hamburger vegetali e soffici torte. Una sola accortezza: prima di mangiarle assicuriamoci di toglierne le estremità e la buccia e di passarle sotto l’acqua per eliminare la terra residua.