Sorrisi > SOSTENIBILITÀ Gennaio 2023

I vestiti? Meritano una seconda possibilità

Sorrisi > SOSTENIBILITÀ

Acquistare vestiti di seconda mano sta diventando un’abitudine sempre più diffusa, anche in Italia. I vantaggi, oltre che per le nostre finanze, sono tanti anche per l’ambiente. Scopriamo insieme perché.

I vestiti “second hand” sono sempre più protagonisti del nostro guardaroba. Possiamo trovarli facilmente nei mercatini dell’usato, in negozi dedicati e su numerosi siti web: capi di abbigliamento di buona qualità, pronti a ricevere una seconda possibilità e decisamente sostenibili… sia per il portafoglio che per l’ambiente.

UNO SHOPPING “GREEN”

Uno dei vantaggi “ecofriendly” dello scegliere l’usato è proprio quello di ridare vita a vestiti ancora in buono stato che qualcuno ha deciso di non utilizzare più, preferendoli ad abiti completamente nuovi che, spesso, finiscono nell’armadio senza quasi mai essere indossati. Sì, perché uno dei problemi principali legati alla cosiddetta “fast fashion” è l’acquisto eccessivo di capi, con la conseguente produzione di rifiuti che, di certo, non fanno bene al nostro Pianeta.

PER RIDURRE L’INQUINAMENTO

Prediligere capi di seconda mano, infatti, contribuisce a diminuire l’impatto ambientale del mondo della moda, soprattutto per quanto riguarda l’eccessivo consumo di acqua ed energia, le emissioni di anidride carbonica e gas serra nonché l’impiego di fertilizzanti, pesticidi e risorse non rinnovabili.

ALCUNE IDEE PER INIZIARE

Insomma, i motivi virtuosi per dedicarsi allo shopping “second hand” sono tanti, senza dimenticare anche l’aspetto più divertente: rinfrescare il proprio guardaroba, magari con qualche capo vintage e originale, ormai difficile da trovare nei negozi. Anche il web, abbiamo visto, ci viene in aiuto, con siti online e applicazioni ricchi di opportunità e facili da utilizzare. Tra le app più famose, ad esempio, ricordiamo Vinted e Depop, dove vendere, acquistare e scambiare abiti usati con un click!